L2 - Indirizzo e coordinamento degli adempimenti connessi alla valutazione e gestione del rischio di alluvioni

La linea di intervento si propone di sviluppare e potenziare, nel corso del secondo ciclo di pianificazione di gestione del rischio alluvioni (2016-2021) ex Direttiva 2007/60/CE, la governance delle istituzioni coinvolte nei processi di pianificazione e gestione del rischio di alluvioni, anche in considerazione della costituzione delle autorità di bacino distrettuali come disciplinate dalla Legge 28 dicembre 2015 n.221 (Collegato Ambientale).

In particolare, è fornito supporto alle Amministrazioni regionali e alle Autorità di bacino distrettuali, attraverso l’elaborazione di linee di indirizzo e metodologie specifiche e la realizzazione di casi di studio e di azioni di affiancamento istituzionale on desk e in loco, rivolte alle Regioni meno sviluppate e destinate agli operatori pubblici delle Amministrazioni regionali e delle Autorità di bacino distrettuali, concordate con le Autorità di bacino distrettuali interessate alla pianificazione di settore per la gestione del rischio di alluvioni e al processo di programmazione e progettazione di interventi integrati per la mitigazione del rischio e la tutela e il recupero degli ecosistemi e della biodiversità.

Risultati attesi

• Rafforzamento della capacità amministrativa e tecnica di tutti i soggetti competenti in materia per garantire, a livello nazionale:

  • omogeneità nella progressiva integrazione degli strumenti di pianificazione di settore nel PGRA (Piano di Gestione Rischio Alluvioni) e nel coordinamento e raccordo di tale Piano con la programmazione;
  • omogeneità nella valutazione del rischio associato a ciascuno degli scenari previsti dalla direttiva;
  • omogeneità nella valutazione delle conseguenze negative derivanti dalle alluvioni nell’ambito degli stessi scenari, il tutto tenendo conto della problematica connessa ai
    cambiamenti climatici.

• Miglioramento e integrazione della pianificazione di gestione del rischio di alluvioni ai sensi della direttiva 2007/60/CE.

• Rafforzamento della capacità amministrativa e tecnica di tutti i soggetti competenti in materia volta a favorire l’introduzione di un modello valutativo omogeneo e oggettivo.

 

 

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16 Giugno 2023

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Confronto sugli adempimenti connessi al Piano di gestione dei sedimenti, ed in particolare sull’esperienza della regione Marche. L'argomento rappresenta un tema strategico per la pianificazione regionale anche in un’ottica di un’economia circolare, e tale incontro potrebbe essere uno stimolo di idee affinché si pervenga alle migliori soluzioni inerenti alla gestione dei sedimenti anche attraverso un loro eventuale recupero.

L2 - La pianificazione distrettuale e quella territoriale come strumenti chiave per uno sviluppo sostenibile
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05 Giugno 2023

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Il Convegno si propone come sintesi e confronto tra i diversi soggetti istituzionali che si sono occupati delle tematiche oggetto delle attività della Linea L2 nel corso degli anni e che riguardano l'omogeneizzazione della pianificazione distrettuale, le misure win win, il consumo di suolo e il cambiamento climatico, in un'ottica olistica di sostenibilità.

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19 Maggio 2023

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L'incontro trae spunto dal contenuto della Comunicazione COM (2021) 699 al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, avente ad oggetto una “Strategia dell'UE per il suolo per il 2030. Suoli sani a vantaggio delle persone, degli alimenti, della natura e del clima”, del 17 novembre 2021, con la quale la Commissione europea ha illustrato le ragioni sottese alla scelta di presentare una prossima proposta legislativa - finalizzata all’adozione di una Direttiva europea - in materia di cura e gestione dei suoli.

Stante lo stretto legame che intercorre tra il consumo del suolo e il rischio alluvioni, in particolare in un territorio, quale quello italiano, particolarmente esposto alle “piene repentine” (o cc.dd. flash flood), che fanno seguito a fenomeni meteorologici brevi e intensi (anche sotto il profilo della impermeabilizzazione), si è ritenuto opportuno verificare le interrelazioni oggettive e soggettive tra il contrasto al consumo di suolo e la mitigazione e gestione del rischio idrogeologico.