LQS - Acqua: firmato protocollo MiTE - Regione Liguria, un modello innovativo per individuare le aree di rispetto dei pozzi idropotabili

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Attraverso la linea LQS di “Mettiamoci in RIGA” parte la fase di affiancamento per replicare una buona pratica del progetto “FREEWAT” (Horizon 2020)

Roma, 5 maggio - La Regione Liguria comincia ufficialmente con il Ministero della Transizione Ecologica il percorso attuativo per la replicazione di alcune buone pratiche contenute nel progetto H2020 FREEWAT. Un protocollo d’intesa, firmato dal Dipartimento per la Transizione Ecologica e gli investimenti verdi del MiTE e il Dipartimento Ambiente e Protezione Civile regionale della regione Liguria, avvia la fase di affiancamento prevista dal progetto “Mettiamoci in RIGA” (linea d’intervento LQS) per valorizzare sul territorio ligure una particolare esperienza in tema di pianificazione idrica: l’implementazione di un modello per la definizione delle aree di rispetto dei pozzi idropotabili che, partendo da una zona pilota, arrivi a individuare criteri unici e omogenei su tutto il territorio della Liguria.

Ora il Ministero della Transizione Ecologica accompagnerà le strutture regionali, assieme agli esperti della linea d’intervento LQS di “Mettiamoci in RIGA”, in tutte le fasi delineate dal protocollo per adattare la buona pratica all’area pilota individuata. L’obiettivo è arrivare entro fine 2022 alla definizione di un Piano operativo di replicazione.

FREEWAT, progetto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa realizzato attraverso il programma europeo Horizon 2020, ha sviluppato una piattaforma “open source” rivolta a soggetti pubblici e realtà private, che è in grado di costruire i sistemi idrologici in maniera dinamica, mettendo a sistema la grande quantità di dati oggi disponibili e slegati tra loro. Gli strumenti implementati nella piattaforma consentono agli utenti di fruire, in modo gratuito, di strumenti per l’analisi e l’interpretazione di dati idrochimici e idrogeologici, attraverso grafici, simulazioni e valutazioni. Tra questi, la possibilità di sviluppare un modello per perimetrare le aree di salvaguardia dei pozzi a uso idropotabile, quale “strumento fondamentale – come sottolinea il Protocollo d’intesa – sia per gestire le emergenze (sversamenti di materiali pericolosi), che per pianificare gli usi del territorio, evitando la localizzazione in tali aree di attività potenzialmente pericolose”.

Dopo Toscana e Lazio, è ora dunque la Regione Liguria ad accedere alla fase successiva delle attività prevista da “Mettiamoci in RIGA” , progetto realizzato a valere sul PON Governance 2014-2020 per incrementare la capacità di governo multilivello in campo ambientale. La linea LQS mira appunto a favorire la replicazione degli oltre centocinquanta progetti presenti sul sito della Piattaforma delle Conoscenze (pdc.minambiente.it), portando le buone pratiche all’attenzione di Regioni e Province Autonome attraverso diverse azioni di coinvolgimento.