Il Progetto MIR e le priorità ambientali della programmazione 2021-2027 della Politica di coesione

L'Accordo di Partenariato 2021-2027 stabilisce la strategia, le priorità e l'utilizzo dei fondi Strutturali e di Investimento per realizzare la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell'Unione Europea. Per il ciclo di programmazione 2021-2027 l’Italia è chiamata ad affrontare sfide cruciali, come i cambiamenti climatici, la tenuta del territorio, la disponibilità e qualità delle risorse idriche, la qualità dell’aria, la salvaguardia della biodiversità e la difesa del paesaggio.

In virtù di questi importanti sfide, a partire da maggio 2021, le 9 Linee di intervento del Progetto Mettiamoci In RIGA sono state rivisitate in funzione del mutato contesto normativo e dei legami significativi con il nuovo ciclo di programmazione europea 2021-2027. Il Progetto, che ha come obiettivo globale quello di “migliorare la governance multilivello nell’ottica di indirizzare le scelte e facilitare i processi decisionali relativi a interventi in campo ambientale”. Interviene in particolare con riferimento all’applicazione di normative e alla redazione di piani di settore, alla semplificazione di iter autorizzativi, alla risoluzione di contenziosi comunitari, alla necessità di rimediare all’eccessiva dispersione di dati e informazioni, anche assicurando l’interoperabilità tra sistemi/banche dati esistenti.  Attraverso nove Linee d’Intervento, di cui 8 tematiche ed una a carattere trasversale, sono stati definite approcci e modelli di governance ambientale rispetto a tre priorità principali: conservare e migliorare il capitale naturale, favorire il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell’impiego delle risorse, supportare azioni di protezione dei cittadini dalle pressioni e dai rischi legati all’ambiente. Con l’ultima rimodulazione, maggio 2021, che ha visto interessare il Progetto a tutto tondo, le Linee di intervento di Mettiamoci in RIGA hanno calibrato le relative attività anche alla luce degli indirizzi forniti dalla Programmazione europea per il periodo 2021-2027, ed in particolare dall’Obiettivo strategico di policy 2 “Un’Europa più verde”.

Nello specifico, tenuto conto della necessità di attivare misure che garantiscano il soddisfacimento delle condizioni abilitanti, non solo all’avvio della programmazione 2021-2027 ma anche durante il ciclo di vita dei Programmi, il Progetto Mettiamoci in RIGA ha lavorato per supportare le amministrazioni pubbliche nel soddisfare le citate condizioni. Per alcune Linee di intervento tali misure assumono rilevanza soprattutto rispetto a quegli ambiti che mostrano ancora criticità a livello di governance complessiva ed in particolare:

La condizione abilitante 2.5 “Pianificazione aggiornata degli investimenti necessari nel settore idrico e nel settore delle acque reflue” potrà essere soddisfatta tramite l’insieme di tutti i Piani di Ambito predisposti dagli Enti di Governo d’Ambito del Sistema Idrico Integrato (EGATO). Inoltre, sebbene nei criteri di soddisfacimento previsti, allo stato attuale, le proposte regolamentari non facciano esplicito riferimento alla gestione dei servizi di fornitura di acqua a uso potabile e di depurazione, si ritiene che l’affidamento del servizio sia condizione imprescindibile per la conformità ai criteri, in quanto consente l’effettiva attuazione del Piano d’Ambito. Rileva, in proposito, come la dimostrazione del mantenimento dei criteri di soddisfacimento delle condizioni abilitanti sia subordinata alla realizzazione degli investimenti e alla conseguente attivazione degli opportuni monitoraggi sul mantenimento degli stessi. In quest’ottica, la Linea di intervento 7 sta lavorando in sinergia con la Linea di intervento 1 “Rafforzamento della capacità amministrativa e tecnica delle autorità competenti per la gestione e l’uso sostenibile della risorsa idrica” del Progetto ARCA - Azioni di supporto per il Raggiungimento delle “Condizioni Abilitanti” ambientali, anch’esso a titolarità del MASE e finanziato a valere sul PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020. Per quanto attiene alla condizione abilitante 2.6 “Pianificazione aggiornata della gestione dei rifiuti”, la Linea 5, incidendo in termini di informatizzazione/digitalizzazione dei procedimenti autorizzatori, può contribuire al superamento delle criticità connesse all’aggiornamento dei Piani Regionali di Gestione nonché al completamento delle procedure amministrative di approvazione, attraverso l’utilizzo della piattaforma per l’informatizzazione dell’iter autorizzativo degli impianti di gestione rifiuti e il supporto tecnico agli Enti locali nell’ambito delle proprie attività di alimentazione del REcer. La Linea opera in sinergia e complementarietà con la Linea di intervento 2 “Rafforzamento della capacità amministrativa e tecnica delle autorità competenti per la compliance normativa dei piani regionali di gestione rifiuti e monitoraggio” del Progetto ARCA. Con l’inclusione della condizione abilitante 2.7 “Quadro di azioni prioritarie per gli interventi nelle aree Natura 2000”, il Prioritised Action Framework (PAF) assume un ruolo sempre più centrale per l’accesso ai fondi messi a disposizione per la realizzazione di azioni nell’ambito dei siti della Rete Natura 2000 e per orientare la futura programmazione a livello nazionale. Le attività realizzate dalla Linea 1 hanno riguardato prevalentemente lo studio e l’analisi dei PAF sulla base dell’approccio metodologico predisposto in condivisione con i Destinatari (individuati nelle Regioni) che hanno partecipato alle iniziative. Con riferimento ai PAF, il documento è stato formalmente approvato da tutte le 19 Amministrazioni che hanno concorso fattivamente alla produzione della metodologia, di cui 16 avevano provveduto alla sua trasmissione alla CE già entro il mese di dicembre 2021; da ultimo, anche la Regione Umbria ha portato a termine l’iter di approvazione del rispettivo PAF e, pertanto, la condizione abilitante relativa alla programmazione 2021-2027 risulta soddisfatta per tutta l’Italia. Ciò costituisce un importante risultato conseguito dalla Linea di intervento poiché dimostra il suo sostanziale contributo nell’assicurare il soddisfacimento della condizione abilitante per le politiche di Coesione a livello di Stato Membro e, quindi, a garantire l’accesso alle risorse finanziarie allocate a favore della Rete Natura 2000.

Per quanto riguarda i temi di afferenza delle Linee di intervento 4, 5 e 6 questi si ispirano ai principi della nuova programmazione e dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile relativamente al tema dell’economia circolare, per rendere l’economia più sostenibile e rafforzarne la competitività attraverso l’innovazione e la digitalizzazione. Con riferimento ai procedimenti di bonifica le azioni mobilitate dal Progetto sono rivolte, in modo sinergico, soprattutto a migliorare e fluidificare i processi di implementazione di nuove soluzioni industriali sostenibili, nonché a favorire opportunità di nuovi insediamenti produttivi e di servizio senza ulteriore consumo di suolo, ovvero il recupero al circuito economico e sociale di aree non più utilizzate e che possono contribuire agli obiettivi di miglioramento delle condizioni socio-economiche per i prossimi anni e per le prossime generazioni.

La Linea 2 promuove l’adozione di un approccio preventivo per contrastare il dissesto idrogeologico, partendo da una più efficace pianificazione territoriale, integrata a scala di Distretto idrografico; ciò in coerenza con la priorità di contrasto al dissesto idrogeologico/idraulico del nuovo ciclo di programmazione. Le attività realizzate hanno riguardato, principalmente, il supporto alle amministrazioni regionali e alle Autorità di bacino distrettuali nelle pianificazioni di settore per la gestione del rischio di alluvioni e nel processo di programmazione di interventi, in particolare quelli integrati finalizzati alla mitigazione del rischio e alla tutela e recupero degli ecosistemi e della biodiversità, in sinergia con le attività poste in essere nell’ambito della Linea di intervento 6 “Rafforzamento della Politica integrata delle risorse idriche”, Work Package 1 “Rafforzamento della capacità amministrativa e tecnica delle autorità competenti per la gestione e l’uso sostenibile della risorsa idrica” del Progetto CReIAMO PA.

La nuova politica di coesione per il ciclo di programmazione 2021-2027 conferma, inoltre, l’obiettivo di rafforzare i temi legati al contrasto ai cambiamenti climatici e, in particolare, pone particolare attenzione agli interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici. La Linea 8 assume, pertanto, come riferimento per la pianificazione e programmazione delle proprie azioni lo scenario delineato per il settennio 2021-2027, anche in ragione del fatto che l’Obiettivo di policy 2 si pone in sostanziale continuità con gli interventi in campo energetico previsti nel periodo di programmazione 2014-2020.

In chiave programmazione 2021-2027, ha operato anche la Linea di intervento LQS che ha realizzato l’analisi di congruità tra gli obiettivi ambientali della programmazione 2021-2027 e le buone pratiche raccolte nella Piattaforma delle Conoscenze, i cui esiti trovano evidenza nell’aggiornamento (in chiave 2021-2027) del “Kit di replicabilità delle buone pratiche per l’ambiente e il clima”.